sabato 9 luglio 2011

 

Laboratori nazionali del Gran Sasso

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I Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) sono dei laboratori di ricerca dedicati allo studio della fisica delle particelle. Sono i più grandi laboratori sotterranei del mondo, e si trovano a 1.400 m sotto la cima del massiccio del Gran Sasso, in prossimità del traforo del Gran Sasso dell'Autostrada A24 Teramo-L'Aquila-Roma, che attraversa la montagna. Oltre ai laboratori sotterranei, la struttura dispone anche di laboratori esterni, che si trovano all'Aquila in località Assergi, vicino l'omonimo casello autostradale.
Nati da un'idea di Antonino Zichichi, la loro costruzione ebbe inizio nel 1982 e sono stati costruiti assieme al traforo autostradale del Gran Sasso. Cinque anni dopo vi si tenne il primo esperimento. I laboratori sotterranei contengono tre "sale" (sala A, sala B e sala C) le cui dimensioni tipiche sono di 100 m di lunghezza per 20 m di larghezza e 20 m di altezza. Oltre alle tre sale principali, i laboratori sotterranei sono costituiti da alcuni locali di servizio (guardiole di sorveglianza, servizi igienici, strutture per il condizionamento ed il pompaggio dell'aria ecc.), da tunnel di collegamento (uno dei quali collega tutte le tre sale ed è sufficientemente grande da permettere il passaggio di grossi autocarri) e da alcune piccole altre zone sperimentali dove trovano collocazione alcuni esperimenti di piccole dimensioni geometriche. In due piccoli tunnel ausiliari, appositamente realizzati, ha trovato collocazione un interferometro ottico. In tempi passati alcuni esperimenti utilizzavano anche dei rivelatori posti sulla sommità della montagna sopra i laboratori sotterranei e i dati registrati venivano analizzati in coincidenza o in anticoincidenza con quelli registrati nel laboratorio sotterrano.
I laboratori esterni sono costituiti da diversi edifici separati. Al loro interno si trovano gli uffici della direzione del laboratorio, gli uffici dei diversi gruppi che gestiscono gli esperimenti, alcuni laboratori, una biblioteca e altre strutture di supporto. Inoltre sono presenti diverse sale conferenze, che vengono utilizzate non solo per seminari ed incontri interni al laboratorio, ma che sono spesso utilizzate anche come sede di conferenze e assemblee di lavoro internazionali su argomenti scientifici riguardanti i temi trattati dal laboratorio.
I laboratori sono gestiti dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), e vengono utilizzati da scienziati di tutto il mondo per condurre ricerche in campi come l'astrofisica o la fisica delle particelle. Attuale direttore è Lucia Votano.
La collocazione sotto la montagna permette di ridurre notevolmente il flusso dei raggi cosmici e consente di semplificare il rilevamento di particelle come il neutrino o la ricerca della materia oscura.
L'esperimento GALLEX (ora non più in fase di raccolta dati e trasformato nel progetto Gallium Neutrino Observatory) ha avuto sede nella sala A di questo laboratorio e i suoi dati, che confermavano la presenza di una mancanza nel flusso dei neutrini elettronici solari che arrivano sulla Terra dal Sole rispetto a quanto previsto dai modelli solari, hanno contribuito a mostrare l'importanza dei laboratori sotterranei.

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[modifica] Accesso ai laboratori sotterranei

Una peculiarità dei Laboratori sotterranei del Gran Sasso è la facilità d'accesso. Normalmente i laboratori sotterranei sono collocati in miniere abbandonate o in zone dismesse di una miniera ancora attiva e l'accesso alla zona sperimentale, richiede di percorrere cunicoli minerari e lunghi tragitti in ascensore. L'accesso ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, invece, avviene direttamente dal tunnel autostradale del'A24 Teramo-Roma. Questa collocazione si rivela particolarmente utile, in quanto, permette sia un più facile accesso al personale che un agevole trasferimento all'interno della struttura della strumentazione e delle strutture precostruite all'esterno che possono raggiungere dimensioni notevoli.